SCUOLA SCIENTIFICA TESLIANA DI NATUROPATIA OLISTICA

grotte di stiffe

GROTTE DI STIFFE

LA X EDIZIONE DE “I LUOGHI DEL CUORE”, PROMOSSA DAL FAI (FONDAMBIENTE.IT), È L’OCCASIONE PER SCOPRIRE BELLEZZE DEL PATRIMONIO ARTISTICO E CULTURALE ITALIANO.
TRA LE SUDDETTE, GONGOFF.COM VI SUGGERISCE DI VOTARE LE “GROTTE DI STIFFE”, INCANTEVOLE E MERAVIGLIOSO LUOGO, CHE MERITA ANCHE DI ESSERE VISITATO.

GROTTE DI STIFFE
https://www.grottestiffe.it/
http://www.visitsandemetrio.it/visitare/grotte-di-stiffe/



Le Grotte di Stiffe sono, tecnicamente parlando, una “risorgenza”, cioè il punto in cui un fiume torna alla luce dopo un tratto sotterraneo; nel caso di Stiffe questo punto è situato all’apice della forra che sovrasta il piccolo paese omonimo. La risorgenza di Stiffe è conosciuta da molti anni dagli abitanti del luogo, infatti esistono documenti che ne fanno risalire la conoscenza dei primi ambienti in tempi molto lontani. Proprio la presenza di un copioso corso d’acqua all’interno della grotta ha permesso, agli inizi del XX secolo, la costruzione di una centrale idroelettrica: alimentata dalle acque trasportate a valle per mezzo di una condotta forzata, di cui qualche tratto è ancora visibile in prossimità dell’ingresso, ed ha costituito fonte di energia sino alla sua distruzione avvenuta durante la seconda guerra mondiale.
Il progetto di valorizzazione turistica della grotta risale a oltre trent’anni fa, ma solo negli anni ottanta si è provveduto alla realizzazione dello stesso, per giungere, nel 1991, all’inaugurazione del Complesso Turistico “Grotte di Stiffe”.
Le Grotte di Stiffe sono situate all’apice della forra sovrastante il piccolo paese di Stiffe, frazione del Comune di San Demetrio ne’ Vestini.
In prossimità della grotta è possibile ammirare uno degli angoli più belli di tutto l’Abruzzo: da una parte lo sguardo si adagia sulla placida, morbida visione della conca aquilana, dominata dalla imponente mole della catena del Gran Sasso d’Italia, dall’altra s’inerpica sull’aspra parete rocciosa alta cento metri, che sovrasta l’ingresso della grotta, e si perde nella lussureggiante vegetazione della forra, attraversata da sentieri perfettamente percorribili.
Il percorso
Entrando nella grotta i sensi sono di colpo investiti dall’ambiente inusuale: le fresca temperatura ed i giochi di luce trascinano la mente a ritroso nel tempo; le gocce che cadono fanno rivivere il fenomeno dello stillicidio che ha dato forma alle insolite stalattiti e stalagmiti; la vista si concentra sull’acqua che spumeggia sotto le passerelle, e si perde in lontananza per catturare ogni dettaglio delle concrezioni, con il fiume che fa da guida rumorosa dall’ingresso della grotta, nascondendosi quel tanto che basta per far sentire il silenzio, per poi tornare ad esibirsi con tutta la sua potenza, soprattutto d’inverno, in una maestosa sala dove, precipitando con fragorosa cascata, offre uno spettacolo splendido ed inquietante.

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