SCUOLA SCIENTIFICA TESLIANA DI NATUROPATIA OLISTICA

colombe-angeli

Sono come angeli

E avvenne un giorno che mentre insegnava al popolo nel Tempio e annunziava la buona novella, sopraggiunsero i sommi Sacerdoti e gli Scribi cogli Anziani, e rivolgendosi a lui gli dissero: «Di’ a noi: con quale autorità fai ciò, o chi è che ti ha dato questa autorità».
E Gesù rispose loro: «Anch’io vi domanderò una cosa. Rispondetemi: Il Battesimo di Giovanni era dal cielo o dagli uomini?».
Ed essi facevano fra loro questa riflessione: «Se diciamo: dal cielo, egli dirà: perché dunque non gli avete creduto?  E se diciamo : dagli uomini, il popolo intero ci lapiderà, perché è convinto che Giovanni era un profeta».
Ed essi risposero che non sapevano di dove fosse.
E Gesù replicò loro: «Neppure io vi dico con quale autorità faccio queste cose».

 

E si mise a proporre al popolo questa parabola: «Un uomo piantò una vigna, e l'affidò a dei vignaiuoli, e se partì verso un paese straniero per un tempo abbastanza lungo.  E al momento voluto mandò ai vignaiuoli un servo perché gli dessero il frutto della vigna. E mandò ancora un altro servitore: ma essi lo percossero ugualmente e lo ingiuriarono ignominiosamente e lo rimandarono a mani vuote. Ed egli seguitò a mandare un terzo. Ma essi scacciarono via anche questo dopo averlo ferito. Allora il padrone della vigna si domandò: Che farò? Manderò il mio figliuolo prediletto: forse lo rispetteranno.  Ma i vignaiuoli vedendolo, deliberarono insieme, dicendo: Questi è l'erede: uccidiamolo perché l'eredità sia nostra. E dopo averlo gettato fuori della vigna, lo uccisero. Che farà loro dunque il padrone della vigna? Verrà, sterminerà quei vignaiuoli, e affiderà la vigna ad altri». Quelli avendo ciò udito, dissero: «Non sia mai». Egli però fissatili disse: «Che vuol dire dunque quanto sta scritto: La pietra rigettata dai costruttori è diventata pietra angolare? Chiunque cadrà su questa pietra sarà sfracellato, e questa ridurrà in briciole colui su cui essa cadrà». Gli Scribi e i capi dei Sacerdoti capirono che questa parabola l'aveva annunziata per loro e perciò cercarono di mettergli le mani addosso in quel momento stesso; ma ebbero paura del popolo.

E spiandolo, mandarono alcuni subornati da essi, che fingendosi, lo prendessero in fallo nelle sue parole per darlo così in mano delle autorità e in balìa del Governatore.Costoro adunque lo interrogarono: «Maestro, sappiamo che tu parli e insegni rettamente, e non guardi in faccia a nessuno, ma insegni la via di Dio con verità:

Ci è lecito o no di dare il tributo a Cesare?»

Ma egli, conoscendo la loro astuzia, rispose: «Mostratemi un denaro. Di chi è l'effigie e l'iscrizione?»
Essi dissero: «Di Cesare». Ed egli replicò loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare, e a Dio quello che è di Dio!»
E non poterono prenderlo in fallo con questa parola alla presenza del popolo, e presi da ammirazione per la sua risposta (si) tacquero.fiore-del-signore


Allora alcuni dei Sadducei, i quali dicono che non vi è la risurrezione, si accostarono e l’interrogarono dicendo: Maestro, Mosè ci ha comandato che se il fratello di qualcuno muore avendo moglie, ma senza figli, suo fratello prenda la sua moglie e susciti una posterità a suo fratello. Vi erano dunque sette fratelli. E il primo avendo preso moglie morì senza figli. E il secondo la sposò, e morì anche lui senza figli, e il terzo e così pure tutti i sette la presero; e non lasciarono figli e morirono. Finalmente morì anche la donna. La donna dunque, nella risurrezione, di quale di essi sarà moglie? Perché tutti sette l'hanno avuta per moglie!».
E Gesù rispose loro: «I figli di questo secolo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che saranno stati giudicati degni di partecipare a quell'altro secolo e alla resurrezione dei morti, non prenderanno moglie e non prenderanno marito perché essi non potranno oramai più morire, perché sono come Angeli e sono figli di Dio essendo figli della resurrezione. E che i morti risorgano anche Mosè l’ha dichiarato nel passo del «Roveto», dove chiama il Signore: Dio d’Abramo e Dio di Isacco e Dio di Giacobbe; ora egli non è Dio dei morti, ma dei vivi, perché tutti vivono per lui».
Allora alcuni Scribi presero la parola e dissero: «Maestro, tu hai parlato bene». Per cui non osavano più interrogarlo di nulla.


Invece Egli li interrogò: «Come mai dicono che il Cristo è figlio di Davide? Perché Davide stesso nel libro dei Salmi dice:
Il Signore ha detto al mio Signore: Siedi alla mia destra, finché io metta i tuoi nemici come sgabello ai tuoi piedi?

Dunque Davide lo chiama Signore; come mai allora può essere suo figliuolo?».


Stando poi tutto il popolo a sentire, disse ai suoi discepoli: «State in guardia dagli Scribi, i quali amano passeggiare in lunghe vesti, e ricercano i saluti nelle piazze e i primi seggi nelle sinagoghe e i letti d’onore nei conviti; essi che divorano i beni delle vedove e fanno mostra di pregare a lungo: essi saranno più severamente giudicati».

 



Brano del Ss. VANGELO,
tratto dall’Edizione esclusiva
della Congregazione “Servi dell'Eterna Sapienza” Bologna.
Traduzione di P. Fr. Enrico M. G. Genovesi O.P.

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