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Diritti Umani: affrontare il problema dei piccoli rom

 

Anno 2008_29 Luglio


Il 29 Luglio, la LIDU, traendo spunto dal fatto che alcuni “teppisti” di “buona famiglia”, a Roma, non solo hanno, nottetempo, procurato, ad un plesso scolastico capitolino, danni pari a valori che si aggirano tra i 300.000 ed i 400.000 Euro, provvedendo, in aggiunta, spavaldamente a filmarli, fa avere alla stampa, con specifico riferimento al fatto, una “lettera aperta” indirizzata al Ministro degli Interni, Maroni.
Lettera in cui chiede all’autorevole esponente della Lega Nord, che non manca occasione di reclamare punizioni e discriminazioni esemplari nei confronti dei giovani Rom che si rendano colpevoli di atti di pari o minore “teppismo”, arrivando addirittura ad auspicare che vengano sottratti alla “patria potestà”, per essere affidati ad istituti di rieducazione, quali provvedimenti intenda prendere a carico di questi, per così dire, rampolli della “Roma bene”. 
Siccome ci pare proprio che le autorità di governo, sotto l’esasperata spinta della Lega Nord, abbiano affrontato la questione “sicurezza” con un cipiglio ed un modo di fare contestualmente sperequato e velatamente razzista rispetto alla realtà delle cose, vedansi le “aggravanti” a carico degli immigrati clandestini e la “trovata” d’imporre ai minori rom, sorpresi a chiedere l’elemosina od a commettere piccoli reati, il rilascio delle impronte digitali e la sottrazione alla patria potestà genitoriale, ci viene da chiedere quali provvedimenti il Ministero intenda sollecitare nei confronti di quei giovani teppisti che, appartenenti a famiglie “bene”, nei giorni scorsi, non solo hanno letteralmente devastato una scuola di Roma ma, in sovrappiù, hanno tenuto pure, per vanagloria, a filmare le loro gesta.

 

Ci viene da chiedere, appunto, cosa intendano fare il Ministero dell’Interno e le autorità inquirenti nei confronti di questi veri e propri vandali, al cospetto della severità con cui si è inteso affrontare il problema dei piccoli rom.

 

Se analizziamo ciò che è accaduto e ciò che costerà alla comunità dei cittadini questa bravata, infatti, ci parrebbe giusto: in primo luogo, che le famiglie di questi “teppistucoli” siano chiamate a rifondere coattivamente i 300/400.000 Euro circa di danni che, ad una prima ricognizione, sembra siano stati procurati alla scuola, attraverso allagamenti e distruzione d’impianti igienici, vetrate e rete elettrica; in secondo luogo ed in coerenza con quanto si dice di voler fare contro i piccoli rom, per altro responsabili, per lo più, di lievi reati, che, invece d’essere consegnati alle famiglie perché li controllino con maggior cura, vengano affidati ad istituti di rieducazione.
Questo, anche perché se confrontiamo il valore monetario del “furtarello” che, per solito, compie il piccolo rom, con i 300/400.000 Euro dei danni procurati dai ragazzini romani alla scuola di cui sopra e, quindi, alla comunità, il rapporto risulta assolutamente a disfavore di questi ultimi.

Tratto dal documento della Lega Italiana
dei Diritti dell’Uomo Onlus:
Testimonianza
“Report 2008-2009”
Iniziative, documenti, prese di posizioni, deliberati,
lettere, ecc. in materia di diritti, nel biennio
curato da Gian Piero Calchetti e Sara Lorenzelli
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