SCUOLA SCIENTIFICA TESLIANA DI NATUROPATIA OLISTICA

pianteLe piante

Nel regno vegetale si distinguono due tipi fondamentali di piante: le cormofite formate dalla radice, dal fusto e dalle foglie e le tallofite in cui tale differenziamento non esiste. Alle prime appartengono le piante superiori ad organizzazione più elevata come gli alberi da frutta, le rose, la vite, il frumento, alle seconde appartengono le piante inferiori di più semplice organizzazione come il fungo, il lichene, le alghe. Vi sono poi piante che segnano un passaggio fra le tallofite e le cormofite sia per la natura del fusto e delle foglie, sia per la mancanza di vere radici come il muschio. A queste piante si dà il nome di briofite.

La radice è la parte della pianta che si sviluppa verso il basso e sta infissa nel terreno.
Ha la funzione non solo di ancorare la pianta al terreno ma anche di cooperare alla nutrizione della pianta assorbendo dal terreno l’acqua con i sali minerali che questa tiene disciolti.
Il fusto si sviluppa generalmente sopra terra in senso contrario a quello della radice, porta le foglie, i fiori e i frutti, unisce le foglie con le radici e serve al trasporto dei succhi nutritizi.
L’acqua assorbita dalle radici sale fino alle foglie lungo il tronco (linfa ascendente) e le sostanze nutritizie fabbricate dalle foglie, scendono, sempre lungo il tronco (linfa discendente) per andare a distribuirsi alle diverse parti della pianta.

Grande varietà si ha nei fusti: vi sono fusti incapaci di sostenersi da sé e hanno bisogno di un sostegno per appoggiarsi o arrampicarsi (fagiolo) o fusti consistenti e ramificati che durano in vita parecchi anni dando luogo alle piante perenni che possono durare in vita secoli e secoli.
Molti alberi celebri per la loro longevità o per essere legati a vicende storiche sono diventati monumenti nazionali e sono gelosamente custoditi.
Tali sono: gli ulivi di Getsemani presso i quali Cristo si ritirò con i discepoli la sera del tradimento; l’ulivo di Platone che ha 2.500 anni di vita; il celebre tiglio di Macugnana e quello di Moruzzo (Udine) che superano i 500 anni.
Ancora vivo e sano è il cipresso di S. Francesco a Verrucchio, celebre è la quercia del Tasso a Roma e famoso è il castagno dei cento cavalli in Sicilia così detto da quando la Regina Giovanna di Aragona sorpresa da un uragano vi si riparò con tutto il suo seguito.
Infatti il tronco enorme di questo albero (60 metri di circoferenza alla base) aveva una vasta cavità entro la quale potevano entrare comodamente due vetture.
Le foglie che sono un’appendice del fusto rappresentano i polmoni delle piante, il fiore e i frutti sono infine destinati alla riproduzione della pianta stessa.

(da Guizzardi U. – Zoologia e Botanica, - Ed. Cappelli – Bologna)



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