Ancora
Termine derivato dal greco agcura, che definisce lo strumento che, facendo presa sul fondo del mare con braccia uncinate, trattiene la nave oppure l'imbarcazione cui è collegata mediante cavo o catena. Nei poemi omerici è descritta come costituita da grosse pietre legate alla nave con robusti cavi(eunh). Orginariamente era di legno, in parte vuoto e riempito di piombo, ed era formata da un grosso fusto, alla cui estremità inferiore veniva legato dapprima un solo braccio di ferro, poi due terminanti con palette triangolari.