SCUOLA SCIENTIFICA TESLIANA DI NATUROPATIA OLISTICA

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Il riequilibrio dei chakra


Per prima cosa è evidentemente necessario sottoporre a visita il paziente e formulare una diagnosi la quale, in ambito energetico, riguarderà l’individuazione dei centri energetici più deboli e di quelli troppo attivi. Ciò significa che il terapeuta può porsi nella condizione di raffinato psicologo e procederà all'analisi di tutti gli aspetti, fisici, psichici e spirituali che riguardano la vita del suo paziente.

Tuttavia, la pratica più frequente è quella di individuare lo squilibrio dei chakra attraverso tecniche di sensibilizzazione proprie della pranoterapia. Quando si è soggettivamente percepito un blocco o una carenza di energia a livello di un chakra, si interverrà immediatamente su di esso “nutrendolo” di energia, utilizzando tutto ciò che possa fungere da serbatoio energetico, come il proprio corpo, i cristalli, i colori (nelle frequenze affini e in sintonia con il chakra su cui si sta operando).

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Una volta che i chakra saranno aperti non bisognerà mai adagiarsi sugli allori poiché, come i muscoli, essi hanno bisogno di allenamento per non riatrofizzarsi. I chakra possono essere alimentati con energia universale, ovvero quella presente nell'Universo, nella natura, nell'ambiente (detta anche energia macrocosmica) e con energia emozionale, ovvero quella prodotta dagli esseri viventi, attraverso, appunto, le emozioni (anche chiamata energia microcosmica). I chakra sono condizionati dall'energia universale macrocosmica, che è letteralmente quella con cui si lavora durante la meditazione, e dall'energia emozionale microcosmica, che è quella prodotta dagli stessi esseri umani attraverso emozioni e sentimenti. Ebbene, l'energia macrocosmica sarà quella che andrà a determinare il colore dell'aura, mentre l'energia microcosmica condizionerà il corpo lucente. Tutto ciò andrà poi a ripercuotersi e troverà un preciso riflesso nella armonia tra i chakra.

Per esempio, se osservando l'aura di una persona si notasse il suo corpo lucente verde e la sua aura blu, si comprenderebbe che in quel momento il soggetto è sereno e tranquillo poiché il suo umore è legato al chakra del cuore (che è appunto verde) e che a livello evolutivo è in una fase profonda di studio e comprensione (dato che l'energia aurica ci riconduce al quinto chakra di colore blu). Quindi, ricapitolando, se un chakra è carico di energia emozionale più di un altro, determinerà il colore del corpo lucente, mentre se un chakra è carico di energia universale più di un altro, determinerà il colore dell'aura stessa. Osservando dunque l'intero corpo aurico è possibile intuire l'umore di una persona, la sua fase evolutiva, il temperamento e persino la sua salute fisica. Gli animali, ad esempio, non possono vedere l'aura, ma percepiscono il corpo lucente intuendo così sempre di che umore siamo. Solitamente chi ha un corpo lucente sul verde ha molto feeling con gli animali, chi ce l'ha tra il blu e il viola avrà maggior successo nel farsi obbedire, mentre chi ce l'ha sul rosso potrebbe renderli diffidenti.
  

Tratto dal libro: Il significato simbolico dei chakra di Simona Bentivoglio, Guido A. Morina

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