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Categoria: VANGELO SECONDO SAN LUCA

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Il fico che non da i frutti a quale scopo sfrutta la terra?

In quello stesso tempo, alcuni erano venuti a riferirgli ciò che era accaduto dei Galilei, il sangue Pilato aveva mescolato col sangue dei loro sacrifici. Ed egli rispose loro: «Vi sembra che quei Galilei siano stati peccatori più di tutti gli altri Galilei perché hanno sofferto ciò? No, vi dico io; ma, se non fate penitenza, tutti voi perirete allo stesso modo.  Oppure vi sembra che quei diciotto sui quali cadde la torre di Siloe, uccidendoli, siano colpevoli più di tutti gli altri abitanti di Gerusalemme? No, vi dico io, ma se non fate penitenza tutti voi similmente perirete».



 

 



Di poi Gesù insegnava in una sinagoga in giorno di sabato.
C'era là una donna, posseduta da un spirito che da diciotto anni la teneva inferma, ed era così curva che non poteva in alcun modo guardare in alto. Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: «Donna, sei liberata dalla tua infermità»; e le impose le mani, e subito essa si raddrizzò e rendeva gloria a Dio. Ma il capo della Sinagoga intervenne, indignato che Gesù avesse guarito in giorno di sabato, e diceva al popolo: «Ci sono sei giorni durante i quali si deve lavorare; venite dunque in quei giorni a farvi guarire e non in giorno di sabato».
Il Signore rispose e disse: «Ipocriti, ognuno di voi non scioglie il suo bue o il suo asino dalla stalla il giorno di sabato, e non lo conduce a bere? E questa figlia di Abramo, tenuta legata dal demonio per diciotto anni, non deve essere sciolta da questo legame in giorno di sabato?» E mentre parlava così, i suoi avversari arrossivano, e tutto il popolo si rallegrava delle cose meravigliose che egli faceva.fiore-san-luca


Diceva ancora: «A che cosa è simile il regno di Dio, oppure a che cosa lo paragonerò?  E' simile a un granello di senape che un uomo ha preso e gettato nel suo giardino, ed è cresciuto ed è diventato un albero e gli uccelli del cielo hanno nidificato tra i suoi rami». E disse ancora:

«A che cosa paragonerò il regno di Dio? E' simile a del lievito che una donna ha preso e mescolato in tre misure di farina in modo che tutto sia fermentato».



 

E camminava per le città e i villaggi insegnando, mentre si dirigeva verso Gerusalemme. Ora un tale gli disse: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Ed egli rispose loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, vi assicuro, cercheranno poi di entrare e non vi riusciranno, una volta che il padrone di casa si sarà alzato e avrà chiuso la porta; e se voi sarete fuori e picchierete dicendo: Signore, aprici! egli vi risponderà: Non so donde siate. Allora comincerete a dire: Noi abbiamo mangiato in tua presenza e abbiamo bevuto, e tu hai insegnato nelle nostre piazze. Replicherà egli: Vi ripeto, non so donde siate! Andate via da me, voi tutti operatori d'iniquità.
Ed ivi sarà gran pianto e stridore di denti, quando mirerete Abramo e Isacco, Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, e voi altri cacciati fuori.  E verranno dall’oriente e dall’occidente, dal settentrione e dal mezzogiorno per sedersi a mensa nel regno di Dio. Ed ecco che alcuni degli ultimi saranno i primi e alcuni dei primi saranno gli ultimi».


In quello stesso momento alcuni Farisei si avvicinarono e gli dissero: «Esci di qui e vattene, perché Erode vuole ucciderti». Ed egli disse loro: «Andate a dire a quella volpe: Ecco che io scaccio i demoni e opero guarigioni oggi e domani, e il terzo giorno debbo essere consumato.  Tuttavia oggi e domani e il giorno seguente io proseguo il viaggio perché non conviene che un profeta perisca fuori di Gerusalemme. Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi coloro che ti sono mandati, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figliuoli come la gallina raccoglie i suoi pulcini sotto le ali, e tu non l’hai voluto. Ecco che la vostra casa vi sarà lasciata deserta. E io vi dico che non mi vedrete più, finché verrà il giorno in cui direte: Benedetto Colui che viene nel nome del Signore!».



Brano del Ss. VANGELO,
tratto dall’Edizione esclusiva
della Congregazione “Servi dell'Eterna Sapienza” Bologna.
Traduzione di P. Fr. Enrico M. G. Genovesi O.P.

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