Quaresima in seminario
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Erano cresciute pallide viole al primo sole di febbraio.La sera, erano già recise nel gambo dalla brezza gelida che frugava la terra. Le cercavano tra le zolle rassodate dal freddo e sapevano, prima di coglierle, che erano già morte; languivano nelle tenere mani con la corolla cinerea appena striata di azzurro e di verde e odoravano di erba che non ha saputo succhiare il profumo della terra. La terra era acerba ancora e il grano appena spuntava; il tramonto pieno di rosso o di amaranto era una precaria festa del cielo che declinava rapido e cupo sui tetti della vecchia città .Le campane dell’Ave Maria si ricordavano che la notte giungeva come sempre e il loro suono era respinto dal cielo freddo e vagava per i vicoli dove s’accendevano fatui lumi nell’ombra deserta.