SCUOLA SCIENTIFICA TESLIANA DI NATUROPATIA OLISTICA

onice

L'onice  in lingua araba "Onyx",  significa dolore e tristezza.

L'onice è una pietra con strati paralleli di diversi colori, di solito bianca nera o grigio scuro.  Gli strati di colore del onice possono essere:  bianco e nero; rosso e bianco; marrone e bianco; grigio e bianco; e varie tonalità di grigio (questo tipo di pietra è assai raro). In qualità di pietre ornamentali e decorative l'onice era conosciuta in Egitto, in Assiria e Babilonia. A Roma era stata utilizzata per intarsi e mosaici. Secondo la leggenda, nel tempio di Gerusalemme il muro di Salomone aveva finestre, da dove penetrava abbastanza luce, perché erano realizzate con questa pietra.Gli interi e le finiture del mausoleo di Gur-Emir a Samarcanda sono fatte di questa pietra.

 

La storia e il simbolo della pietra Onice

Nei tempi antichi in Babilonia ed Egitto, l'onice fu utilizzata principalmente come materiale da costruzione e rivestimento. E a Roma,  fu utilizzato per fare i mosaici.
Un calice di grandi dimensioni ( la coppa della comunione), scolpito in onice, è conservato nella cattedrale dell'Assunzione di Mosca ed era stato portato da Roma a Novgorod nel 1106 da Ivan il Terribile quando fu conquistata Novgord. Nel Medioevo credevano che l'onice avesse delle proprietà contraddittorie: era considerata una pietra sfortunata che ispirava sogni terribili, ma nello stesso tempo, l'onice facilitava il parto, e  incoraggiava il possessore ad intraprendere alle imprese audaci facendogli aumentare le entrate. Secondo il manoscritto georgiano del X secolo, l'onice deve essere posseduto solo da un uomo di cuore puro e senza peccato nel pensiero. Biruni, esplorando le proprietà di onice avevano scritto: La Cina ritiene che indossare l'onice porta molte preoccupazioni, se i figli la appendono al collo,  iniziano a sbavare, e se bevono nelle tazze di onice soffrono di insonnia. Questo messaggio tuttavia non è credibile.

Se fossi così, allora gli arabi non avrebbero onorato l'onice, e non le avrebbero dedicate poesie, in cui si paragonano belle donne con l'onice. Nel Medioevo le caratteristiche sfavorevoli dell' onice erano che portava sogni terribili sui fantasmi e visioni oscure, e portava guai al suo possessore,  coinvolgendolo nella controversia e nella lotta, ed inoltre provocava anche salivazione eccessiva nei bambini. Nel secolo XVI, Girolamo Cardano, disse che in India indossare l'onice al collo significa raffreddare l'ardore della carità. Ciò aveva coinciso con il concetto che l'onice come una pietra, separa gli amanti. Gli astrologi indiani ritengono che l'onice è utile a nessuno, perché  concentra bioenergie e attira malattie. Secondo Eliphas Levi, la pietra onice è considerata molto utile: lenisce il dolore delle parti del corpo infiammate dal tumore.

L' onice talismano ha caratteristiche mediche è deve essere messo nella zona del corpo dove si sente il dolore, così la pietra lo eliminerà. Ad esempio,  durante le coliche, l'onice legata al ventre fa rilassare. Indossare l'onice migliora la memoria umana e l'udito; l'onice bordato in argento cura l'insonnia e le malattie cardiache varie.(sempre secondo le credenze)
Questa "pietra combattente", consente di concentrare l'energia all'interno di essa. Ad una persona sicura di sé rende possibile qualsiasi cosa, riesce a  far insistere e difendere gli interessi con tenacia.
Secondo le credenze. Indossare onice aiuta l’udito. Migliora la memoria. L'onice bordato in argento aiuta il cuore e cura l'insonnia. L'onice conferisce al suo titolare il dono dell'eloquenza, e l'onice nero sfumato crea lo spirito imprenditoriale e da la spinta per l'arricchimento del suo possessore.

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I gioielli di zircone, già dai tempi antichi, erano utilizzati come talismani che favorivano gli accordi commerciali.

In Tibet, i monaci nella cura delle ferite, sulle lesioni applicavano sfere di cristallo. La luce del sole attraversava la pietra, guarendo in tal modo le lesioni.

Crisoberillo - indicato per le persone in cerca di matrimonio, riuscendo soprattutto ad attrarre potenziali spose e sposi.

Turchese - In Tibet nessuna pietra è stata considerata una divinità tranne il turchese. Una famosa famiglia tibetana ebbe persino il suo cognome come "tetto turchese”, ritenendo che avrebbe portato fortuna.

Smeraldo - Di tutte le pietre preziose la regina Cleopatra considerava il solo smeraldo degno della sua bellezza. E per riavvicinare la sua immagine a questa pietra la fece scolpire su di uno smeraldo.

Giada - Secondo la leggenda taoista, la fonte di Giada  è la dimora degli immortali, il paradiso terrestre.

Rubino - Gli Indiani consideravano il rubino  la pietra sacra, pochissimi indiani avevano il coraggio di venderlo.

Zaffiro - Gli antichi persiani credevano che l'azzurro del cielo fosse venuto da uno zaffiro gigante, su cui poggiava la terra.

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