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Sladjana: Durante la sua carriera lei ha assistito vari personaggi di rilievo. Ha commesso mai un errore?

Colonnello: No

Sladjana: Cosa accade se uno sbaglia?

Colonnello: Se si sbaglia, a secondo dell’errore o mancanza e non si configuri un reato, il regolamento militare prevede:
a)    Richiamo verbale
b)    Il rimprovero scritto
c)    La consegna semplice
d)    La consegna di rigore, fino ad un massimo di 15 gg.

Sladjana: Un militare quali requisiti deve avere per arrivare in vertice?

 

 

Colonnello: Di norma, i militari che raggiungono i vertici provengono dai corsi regolari(biennali) svolti, per la forza armata esercito, presso l’accademia con sede in Modena(provincia dell’Emilia Romagna). Durante la carriera, l’ufficiale svolge i periodi di comando, presso enti/reparti, previsti per l’avanzamento nei grandi superiori,e la frequenza obbligatoria con valutazioni ed esami:
- 2 anni, presso la scuola applicazione di Torino per la specializzazione(genio, trasmissioni, artiglieria,fanteria e cavalleria);
- 1 anno, corso di stato maggiore presso la scuola di guerra di Civitavecchia;
- 1 anno, corso superiore di stato maggiore presso la scuola di guerra di Civitavecchia;
Riveste durante la carriera incarichi di comando e di staff. Mediamente effettua almeno una dozzina di trasferimenti di sede sia in Italia che all’estero(C/O Ambasciate, addetti militari, ecc).
Di norma, ogni anno, oppure cambio incarico, frequenza corsi superiori a 40 giorni, l’ufficiale e’ oggetto di valutazioni da parte dei superiori. La valutazione è determinante per l’avanzamento! Essa, evidenzia le competenze professionali, il patrimonio intellettuale, la capacità di risoluzione dei problemi, elaborazione e sintesi di rappresentazione di situazioni complesse d’interesse, la consapevolezza del ruolo, l’autorevolezza, senso di responsabilità equilibrio, rettitudine, esemplarità, capacità organizzativa, pianificazione e programmazione, gestione risorse umane e strumentali, il rendimento conseguito nella gestione delle aree di competenza. L’elevata motivazione al lavoro, il profondo rispetto delle istituzioni dello stato, la fedeltà e la lealtà, senza alcun dubbio, contribuiscono a che un militare raggiunga i massimi vertici.

Sladjana: Lei è un colonnello, certamente un riconoscimento di rilievo, perché non è andato oltre?

Colonnello: Si sono un colonnello del ruolo normale delle armi di fanteria, cavalleria, artiglieria, genio, trasmissioni in servizio permanente effettivo, collocato nella riserva, con un’anzianità di grado posseduta(I° Gennaio 2004). Non sono stato nominato con i punti “Miralanza”*Non mi hanno regalato nulla. Ho due lauree, una rilasciata dal politecnico di Torino in “Scienze strategiche” e l’altra rilasciata dall’università degli studi di Siena in “Scienze dell’amministrazione.”
Non ho ricevuto alti alti riconoscimenti*, ma il grado raggiunto è il frutto di un percorso formativo, che ho già illustrato in precedenza. Le ragioni dello stop a colonnello sono molteplici e riconducibili a precise scelte fatte nel tempo durante il percorso della carriera:
-    Ho frequentato l’accademia militare di Modena
-    Ho frequentato la scuola di applicazione
-    Assolto gli obblighi di comando Plotone*
-    Assolto gli obblighi di comando compagnia
-    Assolto gli obblighi di comando battaglione
-    Frequentato il corso di stato maggiore ed il corso di formazione abilitazione funzionali dirigenziali “Line e Staff” presso la scuola di guerra
-    Tra l’altro ha anche svolto gli incarichi: ufficiale superiore delle trasmissioni di brigata, aiutante maggiore, capo ufficio addestramento e studi, capo ufficio segreteria personale e benessere, capo sezione computer, ufficiale coordinatore, istruttore, capo sezione di comando delle trasmissioni in sintesi, non mi sono fermato ma ho percorso, un itinerario prestabilito, lungo, faticoso, aspro ed insidioso, che ritengo di aver superato alla grande.

Sladjana: Crede che nella vita non bisogna pretendere troppo?

Colonnello: Nella vita bisogna mirare sempre in alto. Prefissarsi degli obiettivi minimi, comunque necessari per raggiungere il grande obiettivo. Nella vita gioca molto la fortuna e la provvidenza. Più che pretendere troppo, è bene usare tutte le proprie capacità per costruire un futuro migliore.

Sladjana: I suoi colleghi che hanno deciso di andare oltre ci sono riusciti?

Colonnello: Fatta astrazione per i predestinati che giocoforza sono stati fatti avanzare. Non tutti i meritevoli hanno raggiunto i vertici della forza armata. Alcuni che, a mio avviso dovevano raggiungere i gradi apicali, non c’è l’hanno fatta, per motivazioni diverse:
-    Mancato completamento dell’iter di studi previsti;
-    Valutazioni annuali di rendimento non eccellenti;
-    Causa di malattie;
-    Problemi con la giustizia;

Sladjana: Visto che lei è un uomo che ha un grande coraggio c’è qualcosa che la spaventa?

Colonnello: Mi spaventa: fermarmi, nel senso di rinunciare o non riuscire fare piccole azioni, buone e sensate azioni verso gli uomini, la terra, la natura e gli animali; L’irresponsabilità dei soggetti deputati alla sicurezza in tutti i campi; L’egoismo; Un bimbo che si stacca dalla mamma o da chi l’accompagna.

Sladjana: Ha avuto mai paura di sbagliare quando ha ricevuto l’incarico di assistere una persona di grande importanza?

Colonnello: La paura ti fa sbagliare. Gli eventi a cui ho partecipato, mi hanno sempre impegnato e tentuo sul chi va là per tutta la loro durata(dalla preparazione alla conclusione della manifestazione).

Sladjana: Anche se non è riuscito ad arrivare al vertice si sente un uomo realizzato?

Colonnello: Scoprire, rendersi conto, prendere coscienza di quello che si è fatto/raggiunto, fa sì che mi sento certamente realizzato.

Sladjana: Qual è suo sogno nel cassetto?

Colonnello: Il sogno del mio domani, a ¾ percorso, statistico, di aspettativa di vita, è:
- La serenità
- La salute
- La libertà di pensare
- La costanza di perseverare nel prefiggersi altri piccoli obiettivi da raggiungere che la provvidenza sia con noi.

* Nota marca italiana di detersivi
* Qualche elogio, tantissimi compiacimenti, qualche lettera di ringraziamento e le decorazioni: croce d’argento e croce d’oro di servizio militare.
* E svolto(interinale) l’incarico di comandante di compagnia

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