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Categoria: LA NOSTRA SOCIETA'

DIRITTO DELL’IMPRESA, DEL LAVORO E NUOVE TECNOLOGIE


Capitolo I: Evoluzione del diritto di interpello


1.1 Introduzione del diritto di interpello. Interpello antielusivo.


Il sistema fiscale italiano non è regolato da una raccolta di norme unitaria, ma da una serie di leggi e testi unici introdotti con gli anni, che si sono modificati nel tempo e peraltro di difficile interpretazione. Il sistema fiscale ha alla base l’autodeterminazione dell’imposta da parte dei contribuenti: il soggetto passivo dell’imposta non ha solo il dovere di pagarla, ma anche di fare una determinazione quantitativa della stessa, attraverso l’interpretazione e l’applicazione delle disposizioni di legge. E’ chiaro che da ciò sorgono problematiche di rilievo in quanto la normativa fiscale italiana con la sua complessità può creare dei dubbi interpretativi sia per i singoli contribuenti che per l’intero sistema.

Proprio per evitare una diretta conflittualità tra Fisco e contribuenti, nasce l’istituto dell’interpello che si traduce in una richiesta o un parere posto dal contribuente all’Amministrazione finanziaria nel caso di dubbi interpretativi riguardo una norma tributaria. L'istituto dell'interpello viene introdotto nel nostro paese con la legge n.413 del 30/12/1991 come interpello antielusivo. Attraverso esso si può preventivamente rendere noto all’amministrazione finanziaria che alcuni e determinati fatti, atti o negozi sono posti in essere per valide ragioni economiche, ma non per fini elusivi. Grazie alla riforma dei reati tributari, con il D.lgs.74/2000 è prevista la non punibilità dei soggetti che a seguito dell'istanza d’interpello si sono adeguati e uniformati al parere dell'amministrazione finanziaria. L'individuazione delle fattispecie sanzionabili prevede la presenza del dolo specifico.

Non ha rilevanza alcun tipo di comportamento doloso del contribuente che, prima di concludere un'operazione potenzialmente elusiva, interpelli le autorità competenti al fine di ottenere un parere sul suo operato. La disciplina menzionata è stata abrogata dall'art 14 comma 1, lett. a, d.lgs. settembre 2015, n.158 in tema di revisione del sistema sanzionatorio penale tributario.

 

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