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Categoria: RACCONTI

operazioni-nelle-valli

CENNI STORICI SUL CADORE

ANNO 1916

Operazioni nelle valli San Pellegrino e Travignolo

Una serie di operazioni importanti si svolse, infine, negli ultimi giorni di luglio, nelle valli di Travignolo e San Pellegrino, per la conquista della linea montuosa a sud-est del fiume Avisio; in terreno, quindi, appartenente quasi per intero alla 4ª Armata, ma col concorso di truppe della 1ª. Vi parteciparono la 17ª Divisione e un nucleo speciale, comandato dal maggior generale Giuseppe Francesco Ferrari e composto inizialmente del 23° e 49° Fanteria e del 13° Reggimento Bersaglieri.

 

Iniziate le operazioni nella notte tra il 19 ed il 20 luglio, reparti della Brigata Tevere (17ª Divisione) attaccarono l’importante posizione dell’Osservatorio di cima Bocche ed il costone omonimo che scende verso Val Travignolo, ma per la vigorosa resistenza avversaria furono costretti a trincerarsi in prossimità delle posizioni austriache, rimandando a miglior tempo l’attacco decisivo.

Le truppe del nucleo Ferrari, intanto, s’impadronivano del passo di Rolle, della Cima Cavallazza, a sud del passo stesso, e del Passo di Colbricon; non essendo stato possibile espugnare l’intera linea Cima Stradon-Forcella Ceremana-Piccolo Colbricon, le operazioni, il giorno 27 luglio, subirono una sosta. Furono poi riprese nel successivo autunno, e nei primi giorni di ottobre reparti della 17ª Divisione, costituiti da uno speciale gruppo denominato “Gruppo Garibaldi”, operando da valle San Pellegrino, attaccarono i nucleo nemici, annidati nel gruppo di Costabella.

Il giorno 5, una compagnia alpini del Battaglione Exilles, con improvvisa irruzione, espugnava la temuta posizione della Costabella Sinistra, vero fortilizio ergentesi sopra uno strapiombo vertiginoso di rocce. Il tenente Barbieri (Medaglia d’Oro), giungeva primo sulla posizione e vi piantava una bandiera tricolore, ma abbattuto da una fucilata a bruciapelo, cadeva gridando:

Avanti sempre gli alpini!

Le truppe del nucleo Ferrari, intanto, rinforzate con 7 battaglioni alpini, dopo essersi impadronite della vetta del monte Cauriol (27 agosto) ne estendevano poi la occupazione con le successive conquiste della quota 2318 a nord-est del Cauriol (15 settembre), della Cima Cardinal (27 settembre), e della Busa Alta (6 ottobre).

Una vivacissima lotta si combatté, infine, ai primi di novembre, per la conquista ed il possesso dell’Osservatorio di Cima Bocche. Il 3 novembre, dopo adeguata preparazione di artiglieria, un reparto della Brigata Tevere riuscì ad impadronirsi della posizione. Fatti segno a reiterati contrattacchi avversari, i nostri si sostennero per più giorni, ma alla fine, il giorno 7, sottoposti ad un bombardamento violentissimo e contrattaccati da forze superiori, furono costretti a ripiegare.

Con quest’azione, purtroppo non fortunata, si chiuse per quell’anno l’attività combattiva in tutta la zona della 4ª Armata, sottoposta al duro tormento di un inverno precoce ed eccezionalmente rigido.

 

Tratto da:

CENNI STORICI SUL CADORE

edito dalla

BRIGATA ALPINA CADORE

SM – UFFICIO OAIO

Generale di Brigata (ris) Antonio GELSOMINO

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