La Zingara di Frans Hals.
Lei mostra la sfaccettatura meno poetica e "sacra" della sua personalità, è l'espressione beffarda e scaltra della sua arte di arrangiarsi.
Lo sguardo di traverso, il sorriso malizioso, ambiguo e provocante, ritraggono il volto di una ragazza di strada bella ma ingannevole, esperta della vita difficile in cui la sopravvivenza dipende molte volte dalla capacità di accaparrarsi di che vivere "vittimizzando" qualcuno. Un opera non lontana, per i contenuti intimidatori nei confronti dei rom, dalle bonaventure seicentesche in cui la bellezza è uguale al trucco, al raggiro.
Immagine: "La Zingara" di Frans Hals(Parigi, Louvre)
Tratto dalla tesi di Bruno Morelli: Rom nell'arte
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