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Categoria: GRAMMATICA ITALIANA E ANALISI GRAMMATICALE

vocali-consonanti

LE VOCALI

Sono le 5 lettere dell’alfabeto che, avendo suono proprio, possono essere pronunciate da sole.

Sono:

a e o (vocali dure)

(è   è)     (ò   ό)

iu(vocali dolci)

Esempio. Fiumara – όnόre – òggi – pésca.

I DITTONGHI : due vocali pronunciate con una sola emissione di voce

Il dittongo nasce dall’incontro di una vocale dura con una vocale dolce non accentata o dall’incontro di due vocali dolci.

Esempio: aria, persuaso, fiore, adenoide, siepe, deità, airone, pausa, tuorlo, irruente, teutonico, fiume, Luigi.

 

I TRITTONGHI : tre vocali pronunciate con una sola emissione di voce

 

Nel trittongo la “i” non si trova mai al centro.

Iai_____iei______iuo________uai_______uoi

Esempio: inviai – miei – figliuolo – guai – buoi

 

 

Esempio: le/one – po/eta – pa/ura – amnisti/a – bu/e – zi/a

 

LE CONSONANTI

 

Le consonanti sono le 16 lettere dell’alfabeto che, sprovviste di suono autonomo, si appoggiano ad una vocale per essere pronunciate.

 

 

 

(N.B.: Si raddoppia solo nella parola “soqquadro”)

Eccezioni: cui, arcuato, circuito, circuire, evacuare, taccuino.

 

 

 

Eccezioni: equo, iniquo, liquore, obliquo, quota, quoto, quoziente, quotidiano.

 

 

 

Eccezioni: benpensante.

 

 

 

1. si unisce a “c” e “g”, rendendo duro il loro suono

Esempio: chicco ghisa

2. differenzia il verbo avere da parole in genere omofone

hoo(congiunzione)

haiai(preposizione articolata)

haa(preposizione semplice)

hannoanno(1972)

3. figura nelle interiezioni:

ah!oh!eh!ih!uh!

ahimé!ahi!ohimé!

 

 

 

 

gn di regola davanti alle vocali a e o u rifiuta la “i”

Esempio: ragnosegnalibrognucagnetta

 

gl compare solo in tre nomi di persona: Gigliola, Guglielmo, Guglielmina. Più frequente nei nomi di cosa.

Esempio: agliofogliogloriagleba

 

sc davanti alla vocale e rifiuta la “i”, salvo che nelle parole scienza, coscienza (e loro derivanti), usciere.

 

RADDOPPIAMENTO

 

divieto di raddoppiare la “z” quando si trova nei gruppi “zia” “zio” “zie” “zione”.

Esempio: prozia vizio sazietà azione

Eccezioni: corazziere tappezziere carrozziere mazziere

pazziarazziaecc.;

 

divieto di raddoppiare la “b” del gruppo “bile” e la “g” del gruppo “gione”

Esempio: cagione amabile

 

divieto di raddoppiare la “g” del gruppo “gine”, quando la prima parte della parola non ha significato a sé.

Esempio: inda/ginespiritosa/ggine

 

necessità di raddoppiare, nelle parole composte da “sopra” e “contra”, la consonante che subito segue.

Esempio: soprattuttocontraddistinto

 

divieto di raddoppiare, nelle parole composte da “sotto” e “contro”, la consonante che subito segue.

Esempio: controcampo.

 

 

 

Tenendo conto del numero delle sillabe, le parole si dividono in:

1) monosillabe Esempio: lo

2) bisillabe Esempio: te-la

3) trisillabe Esempio: a-spet-to

4) quadrisillabe Esempio: bam-bi-net-to

5) polissi labe Esempio: pre-ci-pi-te-vo-lis-si-me-vol-men-te.

 

N.B.: Nella divisione in sillabe le vocali di un dittongo o di un trittongo non possono essere separate.

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