La Gitana di Henri Matisse.
Il bello non bello ma accativante, carismatico e invitante. L'opera, del 1906 conservata presso le Musee de L'Annonciade a Saint-Tropez. E' chiaro che la Gitane, col fiore rosso tra i capelli, nuda e provocante, rientra nel genere delle prostitute, tema tanto caro al movimento, ma lei conserva la plasticità e la cromia del mondo simbolico zingaro: il blu profondo del cielo, il rosso della passione, il verde dei prati, il giallo del sole, e il rosa della pelle raggiante di luce interiore... "Gitane", la donna di un bordello, come per Picasso nelle Mademoiselle d'Avignone, apre un mondo in cui il modello è degno di rappresentare l'idea nuova del bello, degno di cambiare la "prospettiva" della realtà.
Tratto dalla tesi di Bruno Morelli: Rom nell'arte
Immagine: La Gitana di Henri Matisse
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