SCUOLA SCIENTIFICA TESLIANA DI NATUROPATIA OLISTICA

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Farfalla bianca

Un vecchio di nome Takahama viveva in una casetta dietro il cimitero. Piaceva ai vicini, ma era considerato un uomo strano dal momento che nessuno l’aveva mai visto avere un rapporto con una donna.

Un'estate Takahama stava così male che invitò sua sorella con suo figlio a venire a trovarlo per rendergli gli ultimi giorni di vita più facili. Un giorno, mentre osservavano il  vecchio che dormiva, dalla finestra entrò una farfalla bianca e si fermò sul suo cuscino.  Madre e figlio tentarono di allontanarla, ma la farfalla continuava a tornare, almeno per un paio di volte.

Quando la farfalla uscì dalla stanza per ultima volta, il nipote Takahamin si mise a seguirla. Il ragazzo vide che la farfalla volava diritto ad una tomba. Volò brevemente intorno alla tomba ed improvvisamente  scomparve. Il giovane allora corse al sepolcro e lo fissò da tutti i lati. Improvvisamente  notò un foglio bianco su cui era scritto Akiko. Morta quando aveva 18 anni.

yuki-onna

La leggenda di Yuki Onna, (alias Biancaneve, la signora della neve) fu creata nel periodo feudale del Giappone.

Era descritta come una donna meravigliosamente bella,  di un bellezza che si poteva ammirare solo una volta nella vita. La sua pelle era bianca come la neve, su cui camminava,  e  suoi capelli  erano neri,  proprio come il suo cuore. Aveva delle caratteristiche simili alla maggior parte delle donne giapponesi di oggi, i suoi capelli cadevano lungo la schiena, sciolti e disordinati.

giaccioLa leggenda giapponese del lago Kamego

Molto tempo fa, nei pressi del tempio di nome Hoku, si trovava un profondo lago di nome Kamego. Intorno al lago pioveva sempre e l'acqua soprattutto nel periodo estivo si innalzava fino a tal punto da inghiottire i bambini che si trovavano sulla riva.

Un giorno, quando il Dott. Osaki provò ad esaminare l'innalzamento dell'acqua ebbe l'idea di consultarsi con il sacerdote nel tempio, che  conosceva.
- Ho capito ... Leggeremo il mantra di Ringraziamento all’acqua alzata. Sicuramente ci verrà una cosa saggia da mantra e acqua ... - gli disse il prete.
Il giorno successivo, il prete si avvicinò alla riva di quel lago profondo e iniziò a leggere il mantra.
La decima notte dopo, qualcuno bussò alla porta scorrevole del tempio.

tramontodelsoleKintaro(ragazzo d'oro)

Tanto tempo fa a Kyoto, antica capitale giapponese, visse un famoso samurai di nome Kintoki che si innamorò di una bella dama del palazzo reale e la sposò. Poco dopo il loro matrimonio, i cortigiani invidiosi gli fecero scorrettezze e l’ imperatore lo mandò via dal palazzo ingiustamente. Questo fatto addolorò molto Kintoki fino al punto di indebolire il suo cuore. Ben presto morì, lasciando la giovane e bella moglie da sola in un mondo crudele, con suo figlio nella pancia.


La giovane moglie avendo paura dei nemici del marito, fuggì nel profondo della foresta nella montagna Ashigara, in cui nessuno aveva coraggio di andare tranne i coraggiosi uomini del bosco. Nella foresta diede alla luce un bambino e gli diede il nome di Kintaro (ragazzo d'oro).

divinitagiapponesiCastello nel mare profondo

Il principe Ho Vori, morte ardente, figlio di Ninigi, era un cacciatore esperto. Era in grado con la sua freccia di colpire ogni animale sia quelli pelosi che quelli poco pelosi.

Suo fratello Ho Zeri – carbone acceso, era un pescatore e con la sua canna catturava i pesci sia al largo che vicino alla riva del mare. Ma spesso, quando soffiava il frangivento, e le onde si innalzavano in alto verso il cielo, egli non riusciva a catturare un solo pesce. Una volta, quando il Dio delle tempeste era fuori dimora, Ho Zeri fu costretto a rimanere a casa, e quando arrivò la notte il fratello Ho Vori  tornò dalla montagna carico di bottino. Allora Ho Zeri disse al fratello:

- Oh, come  vorrei avere il tuo arco e le frecce, e diventare un cacciatore. Per questo ti lascio la mia canna da pesca. All’inizio Ho Vori non fu molto convinto di questo scambio, ma alla fine,  accettò.  Ma il principe Ho Zeri non era un buon cacciatore come suo fratello. Non aveva quella abilità di riuscire a mirare la vittima con precisione. E non era nemmeno rapido nell'azione quindi non riusciva a colpire.

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