IL TRONCAMENTO e L’APOCOPE
IL TRONCAMENTO è la caduta dell’ultima vocale o dell’ultima sillaba solo quando si presentano insieme queste condizioni:
- 1) l’ultima vocale o sillaba è preceduta da l, m, n, r;
- 2) la parola che segue non comincia per S impura, x, z, gn, ps.
Esempio: unø amico è una grandxx bella cosa!
Eccezioni: San Stanislao, San Zaccaria, San Zeno, San Zenobio.
N.B. unø uomo ciascunø oste nessunø amico alcunø asso
buonø estro suorx Gemma fraxx Mansueto
Sanxx Fortunato Belxx ragazzo quelxx mese
Qualxè talx era ancorx bella
L’APOCOPE si differenzia dal troncamento perché non considera la parola che segue ed è indicata dall’apostrofo.
Esempio: dax’ stax’ fax’ dixx’ vax’ diexx’ moxx’ poxx’.
CONSIGLIO PRATICO
Può capitare di conoscere a menadito le regole riguardanti il troncamento e l’elisione, ma di non riuscire poi a stabilire con certezza se quella determinata parola si deve troncare o elidere.
In casi del genere è bene riflettere come segue.
Il troncamento si effettua sia davanti a vocale che davanti a consonante, mentre l’elisione solo davanti a vocale.
Si provi a sostituire il nome che inizia per vocale con uno che inizia per consonante: se ciò è possibile si tratta di troncamento; in caso contrario, si tratta di elisione e quindi è necessario l’apostrofo.
nobil uomo (donna)
pover’uomo (donna)
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